A me piace disegnare e raccontare storie e non potete immaginare quanto sia affascinante pensare un libro, provare a metterlo in pratica, impaginarlo e portarlo in tipografia. Le ore che separano la consegna dalla prova di stampa sono emozionanti: te lo immagini e speri che esca come tu l’hai pensato e con i colori che gli hai dato tu. La parte più noiosa, invece, è assemblare, a mano, l’interno con la copertina: ore ed ore a ritagliare, incollare e mettere in forma, ma il risultato finale, anche se non è una copertina da “vera” Casa Editrice, mi gratifica… perché l’ho fatto io!

Poi arriva il compito più difficile: l’auto-promozione! E qui abbasso la testa perché non sono una buona imprenditrice: purtroppo riesco a muovermi a piccoli passi sperando, sempre, che parli prima di me il mio lavoro e che mi sollevi da un compito che non rispecchia il mio carattere. Ma anche questo fa parte del “migliorarsi”.

Così, dopo “Brevi Storie per Sognare” (raccolta di sette storie illustrate), che, nonostante siano trascorsi due anni, continua ad essere il più richiesto (l’ennesima ristampa sarà fatta a primavera) e “I Mestieri più Meravigliosi”, il mio primo albo illustrato (siamo arrivati alla seconda ristampa); a novembre è stato stampato “Grandi Giochi Fantastici”. E’ un albo illustrato di 24 pagine a colori, con una tiratura di cinquanta copie tutte numerate e firmate, che racconta i divertenti e più bizzarri giochi del Signor Fox. Ma se lo leggi attentamente scopri che quei giochi, possono essere anche i giochi di tutti noi: basta, solo, saper osservare, interpretare ed apprezzare le cose più banali che ci circondano.