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Il bosco della paura

Speranza è una bambina che ha paura di tutto. La mattina non vuole andare a scuola perché ha paura delle maestre, non vuole uscire di casa perché ha paura degli insetti e delle persone e la sera rifiuta di andare a letto perché ha paura anche del buio. La cosa preoccupante, però, è che Speranza ha anche altre mille paure e tutte infondate e non fa niente per provare a vincerle.
La mamma si accorge che Speranza inizia a provare paura perché si immobilizza e i peli delle braccia si alzano come antenne.
“Speranza a forza di avere paura per sciocchezze , sulle braccia ti cresceranno gli alberi!” – le ripete sempre la mamma, ma la bambina, testarda, non vuole ascoltarla e finisce sempre urlando e facendo capricci.
A forza di voler stare a casa, Speranza è sempre più pigra e capricciosa: mangia in continuazione e con i suoi piccoli occhietti neri perlustra sempre lo spazio circostante per paura di chissà cosa. Intanto i peli delle sue braccia cominciano a prendere sempre più la forma di tanti rametti all’insù e di lì a poco, quando decide di non andare più neppure a scuola, questi iniziano a crescere a dismisura diventando tanti piccoli alberi secchi e neri, proprio come le ripete sempre la sua mamma.
Anche quando si ritrovò le braccia completamente ricoperte di alberi, Speranza non provò a vincere le sue paure e così un giorno, quando la mamma rientrò a casa si accorse che Speranza era diventata un bosco, così grande, da arrivare fino alla vallata.
Da quel momento, il bosco è stato chiamato “il bosco della paura” e tutti se ne girano alla larga perché l’aria che si respira attorno è carica di paura.