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L’esercito dei calzini mummia

 

In fondo alla stradina che confina con Via della Collina, ci sta un negozio assai particolare: con un’insegna che dice: “vendiamo calze magiche per tutti i bambini”. 

Immaginate lo stupore, quando si seppe in paese che aveva aperto un negozio simile: tutti i bambini si precipitarono assieme alle loro mamme a fare acquisti. 

Mamma mi ci portò pochi giorni dopo l’apertura e diventai davvero matto nel decidermi quale paio di calzini prendere: c’erano alti, bassi, spessi, leggeri, decorati, colorati, bianchi e poi c’era il reparto per le bambine con filati ancora più particolari; ma la cosa non mi interessava. 

La proprietaria, una gentile signora dai lunghi capelli bianchi, ci spiegò che in realtà la magia di questi calzini stava solo nel fatto che,  quando li indossi, non ti sembra di averli  ai piedi ed hai l’impressione che camminino loro per te.

“Ma che bello!” Esclamò la mia mamma “Ne prendo dieci paia!”

La mattina dopo fui felicissimo di indossare i miei nuovi calzini: a scuola non c’era una persona che non li avesse, infatti tutti ne parlavano.

Fin qui tutto bene!

Ma poi, come spesso accade a noi bambini (in verità anche agli adulti ma loro negheranno sempre) cominciai a lasciare i miei calzini a destra e sinistra e nel giro di pochi giorni erano tutti spaiati. A me non interessava, tanto ero abituato a questa cosa e poi sapevo che mamma me li avrebbe comprati di nuovi. Ma questa volta non fu così. Mentre stavo finendo di studiare in camera mia, sentii cigolare la porta e grattare i muri. Un odore sgradevole si infiltrò nella mia stanza e luuuunghiiiii sospiri profondi mi fecero gelare il sangue. La porta si spalancò e davanti a me c’era un’esercito di calzini spaiati: erano i miei, puzzolenti ed arrabbiati. Li avevo smarriti chissà dove ed a loro la cosa non era piaciuta affatto. Si muovevano lentamente ed avanzavano verso di me, minacciosi come delle mummie. Provai a fuggire ma i calzini che indossavo me lo impedirono. Allora urlai, ma uno di loro si avvicinò talmente tanto che la sua puzza mi fece svenire.

Quando riaprii gli occhi ero nel mio letto circondato, come sempre, dai vestiti buttati qua e là. C’erano anche i calzini spaiati. Ci pensai un attimo e decisi di riordinare la mia stanza e di provare a cercare i calzini mancanti. Magari quello non era stato un sogno!